Io donna: Amneris Di Cesare

Amneris Di Cesare, autrice, direttrice collana Amarganta Under15 e fantasy

amneris1 Come convivi con l’idealizzazione mediatica della bellezza e della magrezza che caratterizza la nostra società?
Mah, avendo una madre molto attenta all’estetica prima, e un marito chirurgo plastico poi, la mia idea della bellezza si è sempre rivolta a canoni di bellezza molto precisi: fisico asciutto ed estremamente snello.  E anche da ragazza, “grasso” è sempre stato per me un po’ sinonimo di “male”. Ma oggi ho cambiato canoni e idee, e non perché io negli anni sia considerevolmente ingrassata, ma semplicemente perché il mio modo di guardare oggi è differente. E quindi trovo donne molto in carne, un tempo considerate spregevolmente “grasse” se non obese, molto più belle di altre filiforme.

 Quali sono le te migliori abitudini e quali le peggiori?
Le migliori abitudini sono quelle che ti fanno star bene. Con te stessa e con il corpo. Le peggiori sono quelle che in qualche modo disturbano l’equilibrio e l’armonia che a fatica uno riesce a raggiungere.

Come vivi il passare del tempo?
Devo ammettere che lo sto vivendo bene. Anzi, mi sento ogni giorno più giovane(dentro). Uso spesso dire che soffro della Sindrome di Benjamin Button: il personaggio del racconto di Francis Scott Fitzgerald nasceva decrepito e moriva neonato, attraversando la vita a ritroso, dalla vecchiaia all’estrema giovinezza. Ecco, io mi sento un po’ così. Non guardo al passato con nostalgia, e divento insofferente se non ho a che fare con ragazzi e gioventù. A volte vorrei poter andare fuori con “la ballotta” di mio figlio e stare in compagnia con gli amici adolescenti dei miei ragazzi. Sì, lo so. Sono un po’ strana. Ma per me invecchiare non è, almeno per il momento, un grosso problema o una paura che non so come affrontare.

Hai degli accorgimenti per mantenere la vitalità psicofisica?amneris2
Nessuno e dovrei invece prendere al più presto provvedimenti, perché se la mente è giovane, il mio corpo sta invecchiando troppo in fretta.

Per te è più facile allenare il corpo o la mente?
La mente, di sicuro.

Cosa è cambiato in te in positivo con il passare del tempo?
Ci sono cose che amo del mio essere “agée”: l’indipendenza e l’indifferenza a certe convenzioni, che strano a dirsi, ingabbiano di più i giovani che i “vecchi”. Da vecchia posso permettermi di dire o fare un po’ come mi pare. Cosa che non avrei potuto fare anni addietro. E la disponibilità del tempo per fare ciò che mi piace.

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